Specialistica

Anestesia veterinaria

L’anestesia è un atto temporaneo e reversibile in cui l’animale è reso completamente privo di coscienza e di nocicezione (percezione del dolore) mediante l’utilizzo di farmaci.

Questa pratica medica è svolta da medici specializzati che assumono un ruolo essenziale per il benessere e la sicurezza degli animali da compagnia.

L’anestesia è, infatti, fondamentale in moltissime situazioni:

  • interventi chirurgici di routine o specialistici
  • procedure diagnostiche invasive (es. endoscopia e TC)
  • in sede di visita clinica per soggetti agitati (ad esempio per prelievi ematici e radiografie)

Nella nostra clinica sono presenti più anestesisti specializzati nell’anestesia di cani, gatti e alcuni animali esotici, in modo che ci sia sempre un anestesista di turno o reperibile 24/7 in caso di emergenza.

Come fissare un appuntamento

Prima di ogni anestesia, salvo emergenze, viene programmata una visita preparatoria per valutare l’idoneità del paziente alla procedura anestesiologica. Ecco come prenotarla:

Tecniche

In base al caso e alle necessità è necessario eseguire procedure anestesiologiche diverse:
  • anestesia intramuscolare;
  • anestesia endovenosa;
  • anestesia gassosa (con possibilità di ventilazione meccanica/assistita);
  • anestesia loco-regionale;
  • più combinazioni di queste;
  • CRI (constant rate infusion) per terapia del dolore continua.

La terapia del dolore

La corretta gestione del dolore e della nocicezione è alla base delle procedure anestesiologiche.

La terapia del dolore si avvale dell’utilizzo multimodale dei diversi principi attivi a disposizione e delle diverse tecniche di somministrazione per gestire dolori acuti o cronici di varia natura (dolore acuto in sede operatoria e post-operatoria, dolore cronico maladattivo da osteoartrosi o da patologie oncologiche, dolore da problematica internistica come per esempio pancreatiti, IBD)

Sotto stretta sorveglianza del medico, la terapia del dolore può essere continuata anche a domicilio.

induzione anestesia veterinaria torino cane

Come funziona

L’anestesista entra in gioco su richiesta del medico curante (o del chirurgo in caso di emergenza): dopo essersi assicurato di aver adeguatamente informato ed avuto il consenso del proprietario, è il veterinario stesso ad occuparsi della programmazione e prenotazione della procedura necessaria.

Durante la procedura anestesiologica il paziente è tenuto in ambiente tranquillo e seguito dall’anestesista durante tutte le quattro fasi della procedura:

del paziente con somministrazione di farmaci che, oltre a favorire il rilassamento del paziente, permettono l’inizio del piano analgesico.
all’anestesia con farmaci anestetici endovenosi per la perdita di coscienza controllata.
dell’anestesia con anestetico gassoso e terapia del dolore endovenosa o loco-regionale. In questa fase avviene il costante monitoraggio diretto e indiretto del paziente (etCO2, ecg, pulsossimetria, pressione non invasiva,etc.).
controllo parametri vitali di base ed eventuale continuazione della terapia del dolore nel nostro reparto di degenza e terapia intensiva.

Cosa deve sapere il proprietario:

Prima di ogni anestesia, salvo emergenze, viene programmata una visita preparatoria per valutare l’idoneità del paziente alla procedura anestesiologica. Inoltre, è molto importante:
  • segnalare all’anestesista eventuali allergie a farmaci o  reazioni anomale alle precedenti anestesie, terapie in atto e patologie in corso (es. pazienti cardiopatici, nefropatici, etc.)
  • tenere il paziente a digiuno secondo le indicazioni del medico anestesista per la sicurezza del paziente (questa prassi permette di scongiurare complicanze derivanti da un non controllato riflesso tussigeno – polmonite ab ingestis).
  • portare sempre con sé tutta la documentazione clinica.

FAQ

Per valutare l’idoneità del paziente è importante fare una visita di controllo dello stato di salute dell’animale. Sono inoltre richiesti esami ematochimici di base, misurazione della frequenza cardiaca e respiratoria, rilevazione dell’ossigenazione del sangue (effettuati in prossimità della pratica anestesiologica). In caso di anomalie possono essere richiesti esami strumentali più specifici (es. ecocardiografia).
Dipende: spesso si parla di 10-12 ore ma il digiuno preoperatorio può variare di molto in base al caso specifico. Prima di tutto si guarda alla specie di riferimento, all’età del paziente e alle patologie concomitanti. In linea generale, ad esempio, i cuccioli piccoli possono mangiare fino a due ore prima di sottoporsi alla pratica anestesiologica mentre i conigli non devono assolutamente fare digiuno. L’anestesista valuterà i singoli casi in sede di visita.
Un paziente anziano può essere sottoposto a procedura anestesiologica. Se presa come singolo parametro di valutazione, l’età avanzata non rappresenta un motivo valido per decidere di non effettuare l’anestesia. I rischi per un paziente anziano sono maggiori rispetto ad uno giovane ed è necessario effettuare un’attenta analisi delle condizioni di partenza del pet per decidere il miglior protocollo anestesiologico applicabile. È la possibilità di presenza di patologie concomitanti (cardiopatie, nefropatie, epatopatie…) l’effettiva variabile da tenere in considerazione, ma è fondamentale sempre confrontarsi con il medico curante e affidarsi a una figura competente che spieghi i rischi e i benefici della procedura scelta.
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